Caciocavallo
Ragusano DOP - "Casicavaddu Rausano"
E'
un patrimonio storico e culturale dell'isola. La sua forma è
detta "scaluni" che in dialetto significa gradino. Nasce
dal latte della razza modica che si adatta al clima e alle asperità
del paesaggio siciliano, ricco però di essenze naturali
come il timo e la maggiorana dell'Altopiano Ibleo.
Le forme durante la stagionatura vengono legate a coppia con sottili
funi poste a cavallo di appositi sostegni in modo da garantire
una perfetta aerazione. Quando il ragusano raggiunge i 6 mesi
di stagionatura ha un colore giallo paglierino e sprigiona profumi
di macchia mediterranea. Ha un gusto che va dal dolce vanigliato
al piccante, con un sentore di mandorle.
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Casicavaddu
frittu cu l'ova
Una fetta di formaggio passata nell'uovo sbattuto e fritta con
olio, sale e pepe.
Casicavaddu all'argintera
La fetta di formaggio viene fritta nell'olio con uno spicchio
d'aglio e condita con aceto bianco e origano.
VINO
CONSIGLIATO: Nero d'Avola a 18°C
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Piacentinu
Viene prodotto con tecniche tradizionali utilizzando antichi utensili.
Durante la lavorazione del latte viene aggiunto dello zafferano
e prima di essere messo a riposare nei canestri di giunco si aggiunge
del pepe nero in grani. La salatura avviene a mano e a secco. Viene
ripetuta 2 volte nell'arco di 10 gg. Il Piacentino è l'unico
formaggio tipico della provincia di Enna.
La stagionatura si effettua in cave naturali tipiche della zona.
Sono cave in pietra con muri molto spessi con pavimentazioni in
cotto siciliano. Al centro un "lemmo" (vaso di terracotta)
per raccogliere i liquidi che si creano durante la stagionatura
e che saranno spalmati poi sul formaggio.
Il Piacentinu è fatto con latte di pecora. Si presenta di
colore giallo paglierino, l'odore è penetrante, il sapore
è decisamente forte e piccante. La crosta esterna è
rugosa: riporta i segni dei canestri in cui viene posta la cagliata.
Provatelo sullo sformato di patate.
Secondo la storia potrebbe essere stato chiamato Piacentinu perché
è un formaggio "che piace".
VINO
CONSIGLIATO: Corvo rosso a 16°C
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Provola
di Nebrodi
All'inizio del secolo (1900) le provole venivano definite delle
"mozzarelle" più grandi che si mettono per qualche
giorno in salamoia e poi si tengono all'aria per farle stagionare.
Insieme al Piacentinu e al Ragusano è un tradizionale formaggio
siciliano prodotto artigianalmente dai casari locali che si tramandano
la tecnica di caseificazione di padre in figlio.
Al latte viene aggiunto caglio di agnello o di capretto. Il sapore
varia dal dolce al piccante con l'avanzare della stagionatura.
E' un ottimo formaggio da tavola anche utilizzato come ingrediente
in alcuni piatti tipici.
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